Emorroidi esterne

Le emorroidi esterne sono in genere causate da un aumento della pressione del sangue nelle vene della zona pelvica e rettale. Quando la pressione in questa zona aumenta, il sangue comincia ad inondare le vene causandone l’allungamento.

Considerando che il tessuto della zona anale, per sua conformazione, non è in grado di contenere le vene quando essere sono gonfie, tendono a fuorire andando a formare delle piccole sacche esterne, comunemente dette emorroidi.

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Cause delle emorroidi esterne, perché si formano?

Costipazione e diarrea sono le più comuni cause di emorroidi perché lo sforzo costante di defecare aumenta la pressione nel retto.

Oltre a questo aggiungiamo:

  • gravidanza
  • sollevamento di carichi pesanti
  • passare molto tempo seduti o in piedi
  • obesità

Come detto, le emorroidi esterne si formano intorno all’ano, a volte possono essere pruriginose e dolorose, altre possono scoppiare o sanguinare. La caratteristica che le accomuna è un nodulo duro (di dimensioni simili ad un grande mirtillo) intorno al retto, che si infiamma.

Trattamento delle emorroidi esterne

Le emorroidi esterne di solito non sanguinano a meno che non si gonfino per l’aumento di sangue sotto la pelle, situazione che si verifica quando ci sono dei coaguli.

Un medico (a seconda del tipo di emorroide, anche a livello ambulatoriale) può rimuovere o aprire la maggior parte di un coagulo per cercare di ridurre il dolore e incrementare la velocità di recupero. L’apertura del coagulo serve anche per togliere il contenuto e allentare la pressione provocata dalle emorroidi.

Di tanto in tanto si forma anche una plica cutanea (ovvero un ripiegamento ed un ispessimento del tessuto) nel caso in cui la pelle sovrastante un’emorroide esterna rimanga tesa e deforme, anche se il problema è già passato.

Se la piega si infiamma e diventa dolente al tatto, può essere difficile da pulire. In tal caso, un medico può rimuoverla al fine di evitare irritazioni cutanee, prurito e bruciore.

Emorroidi esterne: cura immediata

Quando si sviluppano delle emorroidi esterne, una delle prime cose che si vuole fare è ovviamente quella di prendersene cura in maniera immediata. E’ anche una cosa naturale e giusta, per evitare che l’emorroide possa crescere ed aggravarsi.

E’ per questo motivo che è importante mettere in pratica delle cure immediate, iniziando da quelle più casalinghe, come l’uso del ghiaccio oppure dei bagni in acqua tiepida.

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Emorroidi esterne con sangue

Le emorroidi sono sempre molto delicate ed è spesso possibile che sanguinino. Se si dovesse vedere del sangue nell’ano, sulle feci, o magari sulla carta igienica, e soffrite di emorroidi, di solito se è rosso vivo non dovrebbe destare preoccupazione in quanto è presumibilmente legato proprio alla condizione emorroidaria.

In ogni caso, se notate sangue dal retto, consultate immediatamente un medico. Per maggiori informazioni vi rimandiamo alla nostra pagina sul sanguinamento rettale e vi invitiamo anche a leggere l’approfondimento sulle emorroidi esterne che sanguinano.

Far rientrare le emorroidi esterne

Spesso uno dei modi per affrontare le emorroidi esterne è cercare di farle rientrare. Lo si fa semplicemente spingendole dentro l’ano. Poiché è una cosa non facile da fare da soli, ci si potrebbe far aiutare dal compagno o dalla compagna, oppure da un genitore o da un fratello o sorella.

Capiamo, tuttavia, che le emorroidi sono sempre un problema molto imbarazzante, e per questo motivo potresti desiderare rivolgerti ad un medico, che saprà sicuramente farle rientrare in pochissimo tempo.

Potrebbe magari essere anche una buona occasione per fargliele controllare in maniera costante.

Per maggiori informazioni ti invitiamo a leggere il nostro testo su come far rientrare le emorroidi esterne.

Trattamento chirurgico e naturale delle emorroidi esterne

A seconda del tipo di emorroide che si sviluppa, ci sono diverse tecniche che possono essere utilizzate per risolvere il problema. Le procedure comprendono:

  • rimozione dei coaguli: è una procedura minore eseguita sulle emorroidi esterne e viene di solito fatta in via ambulatoriale dal medico. Si applica un anestetico locale e si rimuove il coagulo. Non è necessario molto tempo per recuperare da questa procedura e si può stare seduti anche dopo poco tempo;
  • scleroterapia: conosciuta anche come terapia è una procedura usata per trattare le piccole emorroidi esterne. Può essere eseguita contemporaneamente su più emorroidi, ma non è così efficace nel trattamento di quelle più grandi. La scleroterapia richiede l’iniezione di una sostanza che indurisce la base delle emorroidi al fine di interrompere la circolazione.
  • coagulazione laser o a raggi infrarossi: tecniche che utilizzano un laser o una luce infrarossa per bruciare e distruggere il tessuto delle emorroidi;
  • emorroidectomia: intervento classico di chirurgia delle emorroidi, tipicamente utilizzata solo nei casi più gravi di emorroidi esterne. Spesso raccomanda per trattare le sporgenze di grandi dimensioni o quelle che danno estremo dolore o provocano forte prurito. Con questa procedura le emorroidi vengono rimosse chirurgicamente in anestesia locale o generale.
  • PPH, procedura per prolasso di emorroidi, si tratta di una tecnica che riduce il tessuto emorroidario tagliando una fascia di membrana prolassata. Fondamentalmente, il tessuto in eccesso viene rimosso e il restante tessuto emorroidale viene graffato, permettendo il ritorno alla sua posizione originale.

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