Complicazioni delle emorroidi: che rischi ci sono?

Le complicazioni delle emorroidi si riscontrano fortunatamente solo in rari casi. Ma poiché, seppur sporadiche sono sempre possibili, è importante sapere a cosa si può andare incontro e come agire.

Complicazioni delle emorroidi

L’anemia

La complicazione più comune che la patologia emorroidaria può provocare è l’anemia.

Questa è dovuta alla perdita cronica di sangue a cui le emorroidi possono esporre chi ne soffre.

Riconoscere l’anemia può essere piuttosto semplice, visto che questa patologia si manifesta con sintomi facilmente riconoscibili:

  • stanchezza
  • sensazione di debolezza ed affaticamento anche se non si sono fatti degli sforzi particolari

Soprattutto se questi sintomi si manifestano in contemporanea con le emorroidi, sono un campanello d’allarme.

L’anemia si ha se le perdite di sangue causate dalle emorroidi sono eccessive, al punto di portare ad una diminuzione di globuli rossi e di emoglobina presenti nel sangue.

Quando si avvertono i sintomi già citati e si potrebbe sospettare un’anemia, o semplicemente se si vede che si sta perdendo troppo sangue, è necessario rivolgersi al medico che cercherà una cura combinata per il trattamento dell’anemia e delle emorroidi.

Lo strangolamento

Un’altra complicazione significativa è rappresentata dallo strangolamento di un’emorroide. Questa condizione si verifica in linea generale nei casi di emorroidi prolassate di terzo o di quarto grado.

Lo strangolamento non avviene da un momento all’altro, si può stare tranquilli: di solito si ha quando il paziente presenta già da un certo periodo di tempo una fuoriuscita delle emorroidi durante la defecazione.

In questi casi può capitare di essere particolarmente predisposti al rischio di strangolamento delle emorroidi.

Il passaggio di sangue a causa di una ostruzione viene ostacolato, subisce un’interruzione e per questo motivo si parla di emorroide strangolata.

Il dolore che si avverte in questi casi è molto forte ed è necessario intervenire subito anche per scongiurare una ulteriore complicanza, ovvero la trombosi emorroidaria.

Trombosi emorroidali

E’ una delle complicanze più importanti su cui andare ad intervenire.

In pratica, nasce all’interno del gavocciolo emorroidario e si presenta come una tumefazione dolorosa che colpisce la regione perianale.

Il dolore è proporzionale alla tumefazione, la cui entità determina anche se è necessario o meno intervenire in modo chirurgico.

Perché intervenire prima di avere delle complicanze

Come sappiamo, la patologia emorroidaria è molto frequente, tanto che è stato calcolato che colpisce circa la metà della popolazione.

Essa si presenta con dei sintomi ben precisi:

  • sanguinamento durante la defecazione
  • prurito
  • dolore
  • prolasso e gonfiore nella zona anale.

Naturalmente la sintomatologia si può presentare più o meno accentuata, a seconda dello stadio della malattia.

Se il problema è piuttosto evoluto e non si limita più ad un semplice fastidio, ma diviene addirittura invalidante (le emorroidi possono interferire anche con le più normali attività quotidiane come passeggiare o andare in bicicletta), bisogna rivolgersi subito ad un medico.

La visita servirà ad escludere la presenza di patologie più gravi e valutare la condizione delle emorroidi.

Oggi si tende ad agire tempestivamente, attraverso le soluzione più adatte al proprio caso, e proprio questa tempestività d’intervento rende meno frequenti delle possibili complicazioni. Ma come già ribadito, le complicazioni esistono ed è per questo necessario esserne a conoscenza.

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